51 anni, sposato con Laura da 18, papà di Roberta e di Agostino che, come tradizione vuole, porta il nome di suo nonno. Lo chiamano “il Mister” mio padre. Ha dedicato la vita al lavoro, al calcio e alla famiglia. Nel suo esempio e in quello di mia madre, per la quale la disponibilità è lo specchio in cui si guarda ogni giorno, ho iniziato il mio incedere nella vita. L’azione cattolica, il volontariato, le mie passioni, il calcio, hanno segnato la mia infanzia e la mia adolescenza. Nasco a Gragnano, la città della pasta, e vivo a Santa Maria la Carità che da Gragnano nel 1978 ottenne l’autonomia. Ho frequentato il liceo a Castellammare di Stabia e l’Università a Napoli e mii ritengo “geograficamente” fortunato perché nella mia storia ci sono tanti dei luoghi più belli della Campania e d’Italia.
La passione per la politica non tarda ad arrivare, per lei e con lei inseguo un sogno. Divento Sindaco di Santa Maria la Carità il 14 giugno del 2004, vengo riconfermato nel 2009 e dopo due mandati, nel 2014, mi succede Giosuè D’Amora con il quale veniamo riconfermati a furor di popolo nel 2019. Da 6 anni sono a fianco a Giosuè col ruolo di vice sindaco; con lui ed assieme a tanti amici che come noi amano il nostro territorio, continua la lunga storia di costruzione di un tessuto urbano, sociale, produttivo e civile di un Comune giovane come quello di Santa Maria.
Nel frattempo divento consigliere metropolitano di Napoli con delega prima alle finanze e poi all’ambiente. I mandati da Sindaco svolti in un periodo complicato per i rifiuti, mi hanno concesso - tra le altre cose - la possibilità di sviluppare un know-how specifico che in Città Metropolitana ho ampliato lavorando su tematiche sensibili a più ampio spettro.
La politica fa parte di me: spendermi per il bene comune è quella fatica che non sento e che mi porta a dire che “o è per gli altri o non è politica”. Così, senza fermarmi un attimo, il mio percorso mi proietta in maniera naturale ad un impegno più grande ed ambizioso quale quello regionale.
Oggi entro in Consiglio regionale con l'ambizione di poter fare sempre di più, di poter dare sempre di più e di poter vedere una Campania fiera, pregna di dignità, fiorente e anche un po’ spavalda, perché la smisurata bellezza che possiede gliene dà modo. Voglio potermi vantare di una Napoli sicura: di una terra che urla la sua storia e non il suo dolore, che dipinge di mille colori la cultura e i volti delle persone perbene. C’è tanto da fare, ma non è il coraggio che mi manca, né lo spirito di servizio.
La passione per la politica non tarda ad arrivare, per lei e con lei inseguo un sogno. Divento Sindaco di Santa Maria la Carità il 14 giugno del 2004, vengo riconfermato nel 2009 e dopo due mandati, nel 2014, mi succede Giosuè D’Amora con il quale veniamo riconfermati a furor di popolo nel 2019. Da 6 anni sono a fianco a Giosuè col ruolo di vice sindaco; con lui ed assieme a tanti amici che come noi amano il nostro territorio, continua la lunga storia di costruzione di un tessuto urbano, sociale, produttivo e civile di un Comune giovane come quello di Santa Maria.
Nel frattempo divento consigliere metropolitano di Napoli con delega prima alle finanze e poi all’ambiente. I mandati da Sindaco svolti in un periodo complicato per i rifiuti, mi hanno concesso - tra le altre cose - la possibilità di sviluppare un know-how specifico che in Città Metropolitana ho ampliato lavorando su tematiche sensibili a più ampio spettro.
La politica fa parte di me: spendermi per il bene comune è quella fatica che non sento e che mi porta a dire che “o è per gli altri o non è politica”. Così, senza fermarmi un attimo, il mio percorso mi proietta in maniera naturale ad un impegno più grande ed ambizioso quale quello regionale.
Oggi entro in Consiglio regionale con l'ambizione di poter fare sempre di più, di poter dare sempre di più e di poter vedere una Campania fiera, pregna di dignità, fiorente e anche un po’ spavalda, perché la smisurata bellezza che possiede gliene dà modo. Voglio potermi vantare di una Napoli sicura: di una terra che urla la sua storia e non il suo dolore, che dipinge di mille colori la cultura e i volti delle persone perbene. C’è tanto da fare, ma non è il coraggio che mi manca, né lo spirito di servizio.