Bene gli aiuti alle imprese nell’emergenza Covid. Ma poi? Visione del futuro ZERO durante e soprattutto dopo il lockdown. La Regione Campania ha l’obbligo di creare un piano industriale, che mira a salvaguardare gli imprenditori colpiti, ma soprattutto, dare loro una visione e una sicurezza concreta.
Tutto finora è stato programmato sulla bravura e la caparbietà delle imprese. Loro solo stanno portando avanti l’economia territoriale e, senza di loro, l’Italia intera sarebbe collassata. La politica, nazionale e regionale, ha solamente dato un misero gettone “economico”, per arginare il problema nel breve tempo. Bisogna avere una programmazione quinquennale seria per uscire dalla crisi. Aiuti alle imprese che vogliono restare e innovarsi, detassare le imprese che da almeno 3 anni sono sul territorio campano. Se solo ascoltassimo gli imprenditori, il sentire comune è: pago le tasse o vivo? Non sto qui a parlare di chi evade, ma sicuramente il nostro sistema economico e di tassazione non aiuta per niente il “fare impresa”.
C’è un nuovo concetto di sviluppo e di impresa che facciamo ancora fatica a vedere e a fare nostro. Un sistema smart, veloce, autonomo, che non può e non riesce a dialogare con un sistema burocratico lento, farraginoso, non a passo con i tempi. È dei giorni nostri, perché il COVID è ormai “i giorni nostri”, la notizia del sito dell’Inps che non riesce a gestire più domande rispetto alla normalità, o meglio rispetto al numero di domande che fino a quel momento erano arrivate e venivano gestite in tempi biblici. Rinnoviamo il sistema, aggiorniamoci, stiamo al passo con i tempi e con i mercati, in una globalizzazione che non ci aspetta.